martedì 17 aprile 2012
sabato 14 aprile 2012
L’Air Terminal della Stazione Ostiense di Roma rinasce all’insegna del cibo lento e dell’alta velocità
Mondiali di calcio del ’90. Notti magiche... a metà. Intanto perché L’Italia non ha vinto. E poi perché, forse più importante, l’alba di rinnovamento urbano che a Roma aveva visto sorgere numerose nuove opere nel tempo si è inesorabilmente trasformata in un prematuro tramonto per molte di esse.
Una di queste opere è proprio l’Air Terminal della Stazione Ostiense.
Situato dal lato opposto dei binari rispetto alla Stazione di Roma Ostiense, l’Air Terminal viene realizzato su progetto di Julio Lafuente ed inaugurato come detto in occasione dei Mondiali di Calcio del 1990. Nasce per essere il punto di raccordo con l’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, e per ospitare attività commerciali di vario genere. Nella pratica, nel giro di pochissimo tempo a causa della posizione non felicissima e distante rispetto alle arterie viarie principali della zona come via Cristoforo Colombo e via Ostiense e della conseguente scarsa frequentazione, i negozi man mano chiudono tutti, il terminal non viene più utilizzato e l’edificio, all’epoca di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, viene abbandonato.
Fino al 2009.
Proprio a metà del 2009 la struttura viene infatti venduta alla società Geal Srl. Nuova destinazione d’uso una sorta di centro commerciale con negozi, ristoranti, bar. Ma con il tempo il progetto prende una forma molto particolare: diventare la filiale romana di Eataly, la più grande finora inaugurata.
Eataly è una catena alimentare di punti vendita di medie e grandi dimensioni specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari tipici e di qualità. Con diversi punti vendita già presenti in Italia e nel mondo (New York e Tokio), si avvia ad aprire la sua più grande sede proprio a Roma. Nella struttura dell’ex Air Terminal “troveranno luogo oltre 5.000 prodotti agroalimentari di qualità, 18 luoghi di ristorazione monotematici, 40 aree didattiche/emozionali e 8 aule in cui si svolgeranno lezioni e corsi su tutti i temi dell’agroalimentare italiano”. E soprattutto, non trascurabile in questo momento, “vi troveranno lavoro circa 500 persone”. I responsabili si aspettano “ogni giorno più di 20.000 clienti di Roma, della regione Lazio e delle regioni limitrofe oltre naturalmente a un grande numero di turisti che, dopo aver visitato il Colosseo, i Musei Vaticani ecc. troveranno in Eataly Roma un altro grande luogo della bellezza italica dedicato appunto al cibo”. Una scommessa forse azzardata, ma che ci si augura venga vinta.
La congiuntura non aiuta, ma secondo i piani del capo Oscar Farinetti così come esposti a metà del 2010, la filosofia sarà quella dell’offerta di cibo made in Italy ed a chilometri zero scelti anche in base a studi in collaborazione con l’associazione Slow Food, i piatti avranno costi contenuti e si potrà mangiare con menu a partire da 7 euro fino a 20 euro. Se così fosse non sarebbe male.
E poi cibo e arte. Sembra che l’intenzione sia di dedicare la struttura all’rtista Antonio Modigliani, con tanto di quadro esposto all’interno della struttura stessa e naturalmente assicurato per 150 milioni di euro. E giochi di luce assicurati dalla Philips.
Ma non sono tutte rose e fiori. L’inaugurazione già prevista nel 2011 è stata più volte rimandata, ed ora sembra essere sorto un problema di autorizzazioni mancanti. Stop quindi al cantiere in attesa di risolvere i problemi, che secondo l’imprenditore Farinetti sarebbero solo inghippi burocratici. Intanto anche l’ultima data prevista per l’inaugurazione, Giugno 2012, potrebbe essere a rischio.
In compenso prende il via l’avventura del nuovo operatore italiano privato sulla rete ferroviaria ad alta velocità: NTV. Ebbene a Roma questo nuovo operatore punterà sulle stazioni [ tutte rinnovate di Tiburtina e appunto Ostiense. In particolare quest’ultima servirà “una zona della città - quella dei quartieri Trastevere, Monteverde, Ostiense, Ardeatino, Laurentino, Eur - particolarmente importante per i viaggi di affari e lavoro, dalla quale Termini e Tiburtina non sono facilmente raggiungibili”. E nella struttura dell’Air Terminal sorgerà una Casa Italo, un vero e proprio centro servizi in cui i viaggiatori, assistiti da personale NTV, potranno acquistare i biglietti e informarsi sui servizi Italo.
Nella speranza che questa volta tutto ciò non duri solo lo spazio di una notte, benché magica.
Link utili
giovedì 12 aprile 2012
La Ninna Nanna de la Guerra
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili...
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
martedì 10 aprile 2012
Il Canto dell'Odio
Quando tu dormirai dimenticata
sotto la terra grassa
E la croce di Dio sarà piantata
ritta sulla tua cassa
Quando ti coleran marce le gote
entro i denti malfermi
E nelle occhiaie tue fetenti e vuote
brulicheranno i vermi
Per te quel sonno che per altri è pace
sarà strazio novello
E un rimorso verrà freddo, tenace,
a morderti il cervello.
Un rimorso acutissimo ed atroce
verrà nella tua fossa
A dispetto di Dio, della sua croce,
a rosicchiarti l'ossa.
Io sarò quel rimorso. Io te cercando
entro la notte cupa,
La mia che fugge il dì, verrò latrando
come latra una lupa;
Io con quest'ugne scaverò la terra
per te fatta letame
E il turpe legno schioderò che serra
la tua carogna infame.
Oh, come nel tuo core ancor vermiglio
sazierò l'odio antico,
Oh, con che gioia affonderò l'artiglio
nel tuo ventre impudico!
Sul tuo putrido ventre accoccolato
io poserò in eterno,
Spettro della vendetta e del peccato,
spavento dell'inferno:
Ed all'orecchio tuo che fu sì bello
sussurrerò implacato
Detti che bruceranno il tuo cervello
come un ferro infocato.
Quando tu mi dirai: perché mi mordi
e di velen m'imbevi?
Io ti risponderò: non ti ricordi
che bei capelli avevi?
Non ti ricordi dei capelli biondi
che ti coprian le spalle
e degli occhi nerissimi, profondi,
pieni di fiamme gialle?
E delle audacie del tuo busto e della
opulenza dell'anca?
Non ti ricordi più com'eri bella,
provocatrice e bianca?
Ma non sei dunque tu che nudo il petto
agli occhi altrui porgesti
E, spumante Liscisca, entro al tuo letto
passar la via facesti?
Ma non sei tu che agli ebbri ed ai soldati
spalancasti le braccia,
Che discendesti a baci innominati
e a me ridesti in faccia?
Ed io t'amavo, ed io ti son caduto
pregando innanzi e, vedi,
quando tu mi guardavi, avrei voluto
morir sotto a' tuoi piedi.
Perché negare - a me che pur t' amavo -
uno sguardo gentile,
quando per te mi sarei fatto schiavo,
mi sarei fatto vile?
Perché m'hai detto no quando carponi
misericordia chiesi,
e sulla strada intanto i tuoi lenoni
aspettavan gl'Inglesi?
Hai riso? Senti! Dal sepolcro cavo
questa tua rea carogna,
nuda la carne tua che tanto amavo
l'inchiodo sulla gogna,
E son la gogna i versi ov'io ti danno
al vituperio eterno,
a pene che rimpianger ti faranno
le pene dell'inferno.
Qui rimorir ti faccio, o maledetta,
piano a colpi di spillo,
e la vergogna tua, la mia vendetta
tra gli occhi ti sigillo.
lunedì 9 aprile 2012
Blockbuster
Ecco come si presenta in questi giorni, e chissà ancora per quanto, la home page del sito di Blockbuster Italia...
Blockbuster Italia S.p.A. è in liquidazione.
e pensare che solo agli inizi del 2010 la compagnia madre, texana, contava oltre 6.500 punti vendita a livello mondiale, di cui decine e decine in tutta Italia.
Tutte le ultime novità cinematografiche subito disponibili. non a buon mercato, intendiamoci, ma comunque sempre disponibili. E poi videogiochi. E poi film, pizza e cola. Inaffondabile. Invincibile.
Come tutti gli invincibili ha fatto la fine che ha fatto. Colpa della pirateria? Forse. E forse proprio di quella pirateria che si nutriva degli effetti collaterali del modello di business su cui Blockbuster si reggeva anche e proprio nei momenti di suo massimo splendore. Ora i negozi chiudono e liquidano ogni prodotto (DVD, Blu-ray e videogiochi) con sconti del 50%, del 75% ed anche del 90% nel tentativo di liberare definitivamente gli scaffali ormai già mezzi vuoti.
Al loro posto? Parafarmacie della catena Essere Benessere, parrebbe.
Tutto cambia...
Blockbuster Italia S.p.A. è in liquidazione.
e pensare che solo agli inizi del 2010 la compagnia madre, texana, contava oltre 6.500 punti vendita a livello mondiale, di cui decine e decine in tutta Italia.
Tutte le ultime novità cinematografiche subito disponibili. non a buon mercato, intendiamoci, ma comunque sempre disponibili. E poi videogiochi. E poi film, pizza e cola. Inaffondabile. Invincibile.
Come tutti gli invincibili ha fatto la fine che ha fatto. Colpa della pirateria? Forse. E forse proprio di quella pirateria che si nutriva degli effetti collaterali del modello di business su cui Blockbuster si reggeva anche e proprio nei momenti di suo massimo splendore. Ora i negozi chiudono e liquidano ogni prodotto (DVD, Blu-ray e videogiochi) con sconti del 50%, del 75% ed anche del 90% nel tentativo di liberare definitivamente gli scaffali ormai già mezzi vuoti.
Al loro posto? Parafarmacie della catena Essere Benessere, parrebbe.
Tutto cambia...
mercoledì 4 aprile 2012
la Nuvola di Fuksas
1998 - 2013 :
Quindici anni dall'inizio alla fine. Non male. È la Nuvola di Fuksas, il Nuovo
Centro Congressi dell’EUR. Già perché il progetto data proprio 1998, anno in
cui vinceva il bando di concorso internazionale, emanato dal Comune di Roma e
da Eur S.p.A.
Narra la
leggenda che l’architetto Massimiliano Fuksas abbia avuto l’idea della nuvola durante una vacanza in Grecia: il cielo era completamente blu senza neanche una
nuvola, e così ne ha immaginata una. E poi ha usato l’idea per il concorso.
E come ci
arriviamo al 2013? Il calendario lavori prevedeva:
- la prima fase del concorso a Novembre 1998 e
- la seconda fase del concorso nel Febbraio 2000
- il progetto preliminare a Luglio 2001,
- il progetto definitivo a Febbraio 2004 e
- il progetto esecutivo a Marzo 2007
Per la verità
nel 2006 si diceva che il cantiere sarebbe stato avviato
entro l’estate e tutto sarebbe stato pronto in tre anni, ovvero nel 2009.
In realtà la
prima pietra è stata posta alla fine del 2007 con inizio effettivo dei lavori
nel febbraio 2008, e la consegna dei lavori è ad oggi prevista nel 2013. A tale
proposito in verità pare che una sottile polemica sia stata sollevata da Fuksas che non sembrerebbe essere pienamente convinto dagli
sforzi della ditta costruttrice, laddove pare che qualche mese fa abbia
sostenuto che con l’attuale impegno della ditta
potrebbero volerci altri sei o sette anni per completare la Nuvola.
E poi, si fa
presto a dire Nuvola. Ma di cosa stiamo parlando? Parliamo dunque del Nuovo Centro Congressi di Roma. Questa struttura sorgerà in una zona strategica del quartiere EUR, su
un’area di 27 mila mq in un quadrante delimitato da via Cristoforo Colombo,
viale Europa, viale Asia e viale Shakespeare, e sarà caratterizzata dalla
scelta di materiali tecnologicamente avanzati nel settore edilizio e da
soluzioni logistiche innovative.
Secondo le
intenzioni del progetto, tre saranno gli elementi caratterizzanti l’intera
opera: la Nuvola ovvero l’elemento architettonico simbolo della costruzione. la
Teca a custodire la Nuvola e che ospiterà l’auditorium, e la Lama che ospiterà un albergo. La Nuvola risulterà
comunque essere l’elemento architettonico caratteristico del progetto e ci si
aspetta un grande impatto visivo. L’opera è per altro ritenuta di grande importanza dai
più, incluso il critico d’arte e giornalista Philippe Daverio.
Certo,
risultano al momento ancora non risolti alcuni dettagli quali gli aspetti
legati alla mobilità nell’area del Centro Congressi, per altro già
congestionata. Ma sono dettagli, appunto. E poi, per quando l’opera sarà
completata potrebbe essere già stato inventato il teletrasporto.
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